venerdì 14 gennaio 2011

Hummus a occhio…




Qualche anno fa, durante un viaggio in Giordania, mi venne proposto un corso di cucina locale e io, come è facile  immaginare, mi ci sono precipitata a razzo. Bene, un corso destinato a turisti di ogni nazionalità, dovrebbe tenersi quanto meno in inglese, non vi pare? E invece no, vista la prevalenza di tedeschi, il corso si teneva nell’aspra parlata teutonica. Considerata la mia scarsa dimestichezza con l’idioma in questione era come guardare un film muto. Comunque sia, qualcosa ho appreso, nonostante il tedesco, e nonostante lo chef fosse  più interessato alle grazie giunoniche delle germaniche figliole che all’evoluzione spiritual-culinaria delle sue alunne. Specialmente di quelle sprovviste di grazie giunoniche. E infatti, mi fece capire che, per cominciare, dovevo mettermi da parte e pelare delle patate che sarebbero servite in seguito… Seeeeee,  con un gesto eloquente quanto volgare, gli spiegai che le patate le poteva anche pelare sua sorella. Infatti avevo adocchiato, su un banco adiacente, qualcosa di molto più interessante…ceci, la mia passione! Incurante delle proteste dello chef mi misi ad osservare come preparare l’hummus, la salsa di ceci e sesamo che, nei paesi arabi, rappresenta il più tipico degli antipasti e viene in genere accompagnato col pane, quel pane sottile e poco lievitato, ma profumato e invitante, che noi chiamiamo pane arabo... ma che in loco chiamano pane e basta! Siccome adoro questa ricetta, e mi riempie di orgoglio sia come cuoca che come nutrizionista, voglio condividerla con voi. Cosa ci serve per fare l’hummus o qualcosa che gli somigli?

-Ceci, diciamo 150 g secchi
-Tahin,  diciamo 2 cucchiai
-aglio
-limone
-peperoncino in polvere
-prezzemolo
-sale
Il tahin è il burro di sesamo, si trova nei negozi di prodotti biologici.


…non vi garantisco che gli ingredienti della versione originale fossero solo questi, ma, essendo  un hummus a occhio, accontentatevi! Bene, la preparazione è facile facile, alla fine non faremo altro che un gran pappone dei succitati ingredienti, ma andiamo per gradi. Trattandosi di legumi, come sempre, ricordatevi la sera prima di metterli a bagno. Per la cottura, in media, 45 minuti con pentola a pressione e un'ora e mezza senza. Fate attenzione, alcune varietà di ceci devono cuocere meno, comunque sia, fidatevi dell’istinto… guardate in faccia il cece e cercate di sondarne le intenzioni…ti spappolerai?? Rispondimi! Fai il prezioso? Ah, si… e io ti cuocio in pentola normale e quando mi garba la consistenza spengo il gas! Bene, ora che abbiamo domato il cece, proseguiamo… Spremete il limone in una ciotola e aggiungete l’aglio a pezzettini piccoli piccoli, il prezzemolo e una bella presa di sale. Lasciate riposare, e già che ci siete, riposate un po’ anche voi… Quando i vostri ceci saranno cotti, scolateli e lasciateli intepidire, nel frattempo armatevi di passaverdura. Niente frullatore a immersione che la buccia dei ceci non si addice a questa ricetta! Passate i ceci al passaverdura. Unite al passato di ceci il succo di limone filtrato e il tahin e mescolate bene, dovete ottenere una consistenza pastosa e spalmabile…Fatto? OK, a questo punto date una forma e spolverate di peperoncino e prezzemolo. Il vostro hummus o simil-hummus è pronto, e, quale che sia la ricetta originale, fatto così ha un buon sapore. Benché non sia molto ortodosso assaggiatelo col prosciutto cotto, secondo me è perfetto! Vi abbraccio e vado a farmi un panino…

P.S.: un'altra ricetta che ho in qualche modo rubato al succitato chef, è quella del babaganoush, che già solo per il nome meriterebbe un post a se... e infatti appena ci saranno delle melanzane degne di questo nome, glielo dedicherò.

Nessun commento:

Posta un commento